Il sacrificio...l'essenza del gruppo!


* Il presente post è stato modificato dopo aver sentito il parere di vari utenti. Si vuole sottolineare e ribadire che il significato di tale post vuole solo ed esclusivamente mettere in risalto le doti etiche del gruppo della Rhegion senza voler assolutamente etichettare squadre o persone. Se alcune citaziononi possano aver turbato alcuni la Rhegion tutta si scusa ma vuole ancora una volta ribadire il vero significato del post: un gruppo di uomini che avverso una difficoltà manifesta hanno valutato la via del gruppo e della squadra a favore delle necessità economiche e professionali. I riferimenti ai fatti che coinvolgono lo Sporting Club, società amica, seria e profesionale, nulla influiscono ai fini di quanto citato. Chiarendo che la responsabilità di quanto scritto è sola ed esclusiva dello scrivente, Demetrio Rosace, allenatore della PGS Rhegion, si ribadiscono eventuali scuse, se necessarie ed opportune, considerati, oltre che i rapporti di amicizia tra le due società, anche e soprattutto i chiarimenti intercorsi con il mister Michele dello Sporting Club ed il sottoscritto. La Rhegion attende sabato lo Sprting Club in un clima fraterno di amicizia perchè un piccolo disguido verbale non può e non deve diventare sinonimo di astio ma anzi stimolo per un sano confronto sportivo nel segno dell'amicizia.

Con stima ed affetto.
Demetrio Rosace


Quante cose strane succedono nella vita. Perdi una partita e dagli spalti si grida alla crisi. Non giochi ai tuoi livelli per una volta e subito ti accusano di mancanza d'impegno e di sacrificio. Ma cosa è il sacrificio? Wikipedia chiarisce che per sacrificio in fin dei conti si intende "la rinuncia a qualcosa in vista di un fine".
Beh ognuno di noi rinuncia a tanto per allenarsi, per essere presente alle partite anche se spesso senza disputare un minuto o addirittura per stare in tribuna perchè non tra la lista dei convocati. Ma quale il fine? Si rinuncia...si dedica del tempo che potrebbe essere dedicato per altro, per il lavoro, lo studio, la famiglia, gli affetti, gli hobby...chi può permettersi di dire che i nostri ragazzi non si impegnano? Le assenze quest'anno agli allenamenti sono state ridotte al lumicino. La puntualità è diventata ormai un punto di forza della Rhegion e non ultima, come se ancora ce ne fosse bisogno, l'ultima grande prova di attaccamento alla maglia da parte dei nostri ragazzi. La rinuncia da parte di molti ad una favolosa ed importantissima offerta di lavoro! Possibile? Certo. Ma andiamo per gradi. L'apertura ormai prossima del nuovo Centro Commerciale Carrefour ha favorito la prospettiva di un impiego molto vantaggioso per tanti ragazzi della squadra. Un impiego di soli 5 giorni a tempo pieno ma con una retribuzione favolosa. Un'occasione imperdibile per molti di loro, unico problema: la partita del sabato. Nessun problema è lo Sporting Club, siamo amici, chiamiamo e spostiamo a mercoledi. Ammirevoli i ragazzi dello Sporting Club, scegliamo insieme il giorno, mercoledi 4 marzo alle ore 21. Chiamiamo la Lega che è daccordo. Bene...facciamo partire i fax. Un fax non parte: quello dello Sporting Club! [...] La partita non poteva essere spostata per varie ragioni meglio chiarite tra i due mister e che nulla hanno a che vedere con la vicenda che ci intrattiene. In ogni caso: il mister aveva già messo in allarme under 21 e juniores per completare la lista dei convocati di sabato. Ma non aveva messo in conto lo spirito di sacrificio dei suoi ragazzi. Non aveva capito che davanti non aveva mercenari ma uomini veri e coraggiosi. Lui si è arrabbiato quando ha saputo che i suoi ragazzi, uno alla volta, avevano rinunciato ad un'opportunità lavorativa incredibile. Gente al quale quel lavoro serviva e voleva e poteva dire tanto. Loro hanno detto no per essere sabato in campo. Non solo per giocare, non solo per vincere. Ma soprattutto per dare ognuno un significato ed un valore al proprio saper essere. Una personaltà incredibile, una scelta coraggiosa che credo in nessun altro gruppo sarebbe mai potuta accadere. Un attaccamento quasi morboso quello dei ragazzi alla squadra e questo non può far altro che far nascere dentro di me un pizzico di orgoglio per un gruppo unico, fatto di vere persone, grandi uomini. Cosa sia scattato nel cuore di questi uomini è un grande mistero. Ma è qualcosa di unico e speciale. Qualcosa che fa emozionare e che fa capire come il gruppo vero non tradisce e che nella vita ci sono valori che superano ogni altra cosa, il danaro, la sopraffazione, l'odio, la vendetta, l'invidia, la cupidiagia, e chi più ne ha più ne metta. In questa storia sono stati evidenziati tanti valori, [...] su tutti quelli positivi del sacrificio e dell'appartenenza che superano tutto e tutti. Grazie ragazzi...[...] perchè da una semplice partita da disputare voi avete fatto nascere un gesto grandissimo di umanità dimostrando di credere in ciò che si fa. Avete dimostrato che di andare aldilà di ogni ragionavole pensiero e logica.
Avete dimostrato di essere UNICI! E allora ancora grazie perchè capiamo che un sogno sportivo può anche non essere fatto di risultati ma anche e soprattutto di gesti. Ci vediamo sabato cari ragazzi. Sabato tocca a voi dare un valore al vostro sacrificio. Tocca a noi dare ancora un nuovo significato...come se ce ne fosse ancora bisogno!

Il significato di una scelta

Le scelte non sono sempre facili da fare. E le scelte non sempre sono fatte per fare del male a qualcuno ma sicuramente per fare del bene. Spesso possono fare male. Ma è un male che deve essere passeggero. Un male che deve dare la forza di reagire. Un male che deve aiutare a crescere e ad imparare che la vita è dura ed è fatta di tante situazioni: che fanno bene e che fanno male.

Solo provando ciò che fa male si riesce ad apprezzare veramente il momento in cui si sta bene. E non bisogna mai dare colpe ma accettare la situazione come stimolo per lottare. Solo così si cresce. Solo così si diventa uomini.

Un proverbio dice: chi ti vuole male ti fa ridere...chi ti vuole bene ti fa piangere.


Ad inizio anno si è voluta fare una particolare scelta societaria. Un unico gruppo di allenamento tra prima squadra e under 21. La scelta è derivata dal fatto che si è voluto dare a tutti la possibilità di svolgere lo stesso programma, di fare gruppo, di crescere insieme e di avere tutti le stesse, uguali e medesime possibilità. Nessun discernimento quindi. Tutti uguali, si parte insieme per un medesimo obiettivo.

Tale scelta ha comportato alcuni dei benefici previsti mentre le difficoltà col tempo sono andate crescendo. Il numero di persone era troppo elevato, le distrazioni erano tante, la crescita del gruppo risultava lenta e settoriale, cioè per una sola parte del gruppo. Un'altra parte non cresceva col gruppo. Allora scattano due fattori: il gruppo della prima squadra rallenta la sua crescita, il gruppo dell'under 21 non cresce. Quale la soluzione? Dividere i due gruppi! La prima squadra e l'under 21.

Non una punizione ma unanecessità (probabilmente i due gruppi hanno tempi diversi e bisogna a tutti fornire i medesimi mezzi e strumenti per poter crescere).

Quali i nuovi benefici attesi?

Primi su tutti sicuramente i nuovi stimoli. Ogni componente dell'under 21 dovrà sentirsi più responsabile e cercare di crescere per mettersi in linea col gruppo della prima squadra. Magari avrà maggiori possibilità per mettersi in mostra. Ora c'è la necessità di guadagnarsi un posto nel gruppo della prima squadra. Doveva essere così dall'inizio ma non lo si era capito. A dicembre la società aveva già comunicato la sua linea guida che intendeva seguire. Ma ancora una volta non lo si era capito. Adesso l'under 21 si allena a parte. Non è stata esclusa, perchè ha un allenatore, un campo in cui allenarsi...un campionato da onorare. E a proposito del campionato, sarà un caso che l'under viaggia nei bassi fondi della classifica del campionato CSI? E com'è possibile che nonostante la possibilità di partecipare al campionato Juniores il mister decida puntualmente di fare a meno dei fuori quota? E com'è possibile che i vari fuori quota che saltuariamente si alternano in Juniores non siano mai stati decisivi? Eppure dovrebbero fare la differenza.

Cosa sta succedendo?

Beh, stiamo parlando di ragazzi. Ragazzi ai quali è stata data non una ma molte possibilità. Quante convocazioni in prima squadra? Quante volte ragazzi grandi, impegnati e molto professionali hanno dovuto guardare la partita dalla tribuna mentre i giovani dell'under sedevano in panchina con la prima squadra? Bravura? No. Assolutamente no. E neppure impegno. Si è voluta dare un'opportunità di crescita a scapito degli equilibri della squadra. Si è sempre pensato di riservare uno o due posti ai giovani dell'under, in attesa del momento giusto. Sbagliando probabilmente ma avevamo deciso di dare a tutti la possibilità di credere che era possibile giocare e non un'utopia. Ma lo si è capito? E' interessato a qualcuno? E quanto si può aspettare? Da settembre la situazione non ha visto alcun miglioramento e allora è giusto tornare ai giusti crismi. Chi merita va avanti. Una persona intelligente capisce e si impegna. Chi è stato abituato troppo bene non capisce e si ribella. Chi fa bene? Direi entrambi. Il pimo perchè dimostra di essere una persona matura e consapevole. Il secondo perchè aiuta tutti noi, società, a capire di avere sbagliato. Certo non ora a creare la divisione, ma abbiamo sbagliato a non averla creata prima quando era giusto. Oggi una eventuale, sporadica ed eccezionale chiamata in prima squadra sarebbe stata accolta con un grazie e ricambiata con impegno e dedizione. E poi in seguito probabilmente la stessa chiamata sarebbe stata riconfermata fino ad un graduale ed efficiente inserimento in squadra. Purtroppo abbiamo programmato male e per riparare abbiamo fatto presente la cosa (dicembre, remember?). Ma non è stata avvertita e pertanto si è dovuto procedere alla divisione.

Qualcuno mi scrive: “Hai diviso la squadra per cacciare l'under 21”. La squadra non è stata divisa ma “le squadre” (due, perchè le squadre sono due) si allenano in campi e orari diversi. Nessuna nota tragica. E poi...se qualcuno volesse “cacciare” qualcuno, crediamo tutti davvero che si debbano attuare determinate stategie o escogitare chissà quali innovativi sistemi? Mi sembra che si sia un po troppo ottimisti e sicuri di se. Ancora...come mai i vari Bianco, Ferrato, Zamuner, Zumbo e Martino (tutti under) sono rimasti in prima squadra? Allora si può pensare che è stato fatto per allontanare altri! Ma perchè non la si vede dal punto di vista che lo si è fatto per dare i giusti stimoli ed insegnamenti a chi non ha ancora capito la differenza tra il ludico ed il professionale? Non è forse questa la differenza? E perchè non si prova a reagire con l'impegno per mettere a dura prova le scelte fatte? Fino ad oggi nessuno ha dimostrato nel campo e con l'impegno che le scelte fatte dalla società siano state errate.

Le parole per contro lasciano il tempo che trovano.

E per quell'altro che scrive: “Neppure in serie A ci si allena a convocazioni” io rispondo:

  1. in serie A la prima squadra si allena per fatti suoi e l'under 21 si guarda gli allenamenti dalla tribuna;

  2. in serie A l'allenatore della prima squadra convoca spesso i giovani più impegnati ed interessanti dell'under 21 spesso facendoli diventare parte integrante della rosa.

Ma guardiamo ai nostri campionati. Anche il San Giovanni, la Fata Morgana e la Maestrelli hanno l'under 21 ma mica si allenano con la prima squadra? Per i giovani della Rhegion era stato dato un privilegio: prima non apprezzato, ora non capito.

Tutt'oggi scatta una nuova opportunità per questi giovani, e tutt'oggi, ancora, nonostante tutto, non lo si è capito.

Allora ecco le scelte. Una scelta può essere la mia medicina per curarmi da un male. Ma se facciamo come i bimbi piccoli che bevono lo sciroppo e poi lo sputano di nascosto alla mamma, beh avoglia a comprare medicine allora, la malattia resta e prob abilmente aumenta.

Ancora una cosa, se si è veramente convinti e certi, che alcune scelte siano errate...perchè non lo si dice? Avrete un modo per fare capire a tutti come questi presuntuosi della società sbagliano nel giudicarvi. Avrete la possibilità di fare capire a tutti che le scelte sono sbagliate perchè.... beh io non lo so perchè. So soltanto che ancora una volta, e per l'ennesima volta, vi si sta dando una possibilità. Spesso nella vita molte scelte non sono sinonimo di possibilità. Oggi qualcuno sta cercando di lanciare un messaggio. Sta alle persone intelligenti capirlo e farne tesoro.

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