ANALISI DEL GIRONE DI ANDATA

Al termine del girone di andata, molte sono le valutazioni che potrebbero essere fatte. Partiamo dall'inizio. E' una squadra giovane, al primo anno di C2, tirata per i capelli e scaraventata in un campionato nuovo, più tecnico e tattico, forse più bello e più adatto alle caratteristiche che ci contraddistinguono. Nella prima parte della preparazione è stato fatto un buon lavoro e nonostante l'intelaiatura della squadra sia rimasta la stessa, si riesce comunque a respirare aria di nuovo. Si aggiungono alla squadra Ciccio Cervasio e Seby Fortugno per portare un pò di esperienza, Mico Martino e Peppe Plutino per portare freschezza e velocità, Ciccio Marzo per portare tecnica adatta alla categoria. Ritorna anche Demetrio La Cava tra i pali. Tutte ottime premesse. Il gruppo è solido e si parte nell'attesa anche di recuperare, dopo il lungo infortunio, un Cosma che negli anni trascorsi ha fatto la fortuna della squadra a suon di gol. L'inizio è titubante, soprattutto a causa di insicurezza ed inesperienza pagate caramente in casa di una delle squadre più esperte e venerande della categoria: Luna Rossa. Ma niente spaventa i ragazzi, forti di prove convincenti con Cataforio e Gallinese in Coppa, alzano la testa ed abbattono in casa una quotatissima Enotria. Euforici si va a Locri, a perdere però contro un Lokron in formissima, ancora una volta però senza demeritare, così come succede 7 giorni dopo in casa con la Lazzarese. Ci fermiamo a riflettere e, consapevoli delle nostre forze e delle nostre potenzialità, ci lanciamo nella mischia con rabbia e forza di volontà. Questo comporta una serie incredibile di risultati utili, Mileto, Vibo, Catanzaro Lido, San Giovannello: 4 incredibili vittorie che ci proiettano ad un punto dalla capolista Lokron. Sembra proprio la Rhegion la squadra rivelazione del campionato. Gondoliamo... e ne paghiamo le conseguenze perdendo in casa col Brasil Roccella. Ci risvegliamo bruscamente dal sogno! Imbambolati andiamo a Vibo e perdiamo col Città di Vibo. Poi perdiamo partita e testa in casa contro il San Leo Bar Zefhir. Poi andiamo a Cataforio...e soccombiamo. Un tracollo impensabile fino a 4 settimane prima. Non ci resta che l'ultima partita per recuperare qualche punticino. Le posizioni in classifica diventano sempre più basse e la situazione si fa pericolosa. Si confida nella pausa natalizia. Niente da fare. Perdiamo ancora contro l'Amantea, una partita che una volta raddrizzata sarebbe stata soltanto da condurre in porto, ed invece ce la siamo lasciata sfuggire sotto il naso.
Adesso siamo quart'ultimi, ma le compagini alle nostre spalle recuperano e siamo ormai tutti li. Chi è avanti, anche se non corre, piano piano tende ad allontanrsi sempre più. E noi sempre li, fermi a quei maledetti 15 punti dal 21 novembre 2009. Quasi due mesi. E' crisi! Una piccola analisi di questo girone d'andata mi fa notare alcune piccole cose. Sicuramente i punti raccolti non rispecchiano nè le aspettative nè le potenzialità della squadra. Valutiamo le note positive e quelle negative. Poi parleremo delle attenuanti.
Le uniche note positive che ad oggi mi sento di riscontrare sono quelle relative ai risultati. Mai nessuna squadra ha manifestato, nè nel gioco, nè nei risultati, una superiorità schiacciante nei riguardi della nostra. Tutte le partite sono state tirate e sofferte e soprattutto aperte a qualsiasi verdetto. Le note negative purtroppo risultano maggiori. Si evidenzia una difficoltà oggettiva di gestire bene la partita, una frustrazione generale difficilmente gestibile nello spogliatoio, un girone d'andata ormai "bruciato" e partite in casa che nel girone di ritorno saranno inferiori rispetto a quelle dell'andata. Un quadro certamente non felice. Parlando di attenuanti possiamo aggrapparci ai tanti infortuni ed alle essenze frequenti derivanti dai plurimi impegni societari. Pensiamo ad esempio che solo dopo poche giornate abbiamo perso ben due portieri: Cervasio e La Cava, il primo per lavoro il secondo per infortunio. Non dimentichiamo l'indisponibilità alternata di Lanzo, Bianco, Minelli, Beldono e Pangallo e quella ordinaria ed ormai definitiva di Zamuner e Marzo. Non dimentichiamo la fuga di Cosma e gli infortuni di Bellantoni, Fortugno e Martino. Perdendo gli uomini e la continuità degli allenamenti si è persa anche la continuità di gioco e risultati. Molti ragazzi dell'under e della juniores hanno dimostrato di essere ancora piuttosto "acerbi" per un campionato di C2 in parte per cause "fisiologiche" legate alle caratteristiche della loro giovane età, in parte alla difficoltà ad unirsi ad un gruppo già collaudato come quello della prima squadra mancando appunto di continuità negli allenamenti.
Ad oggi le soluzioni potrebbero partire proprio da quest'ultimo punto. Inserire a pieno regime i ragazzi di under e juniores in prima squadra al fine di renderli parte integrate della stessa e prime scelte a fronte delle carenze subite durante l'anno. Guardare avanti e rendersi conto come basterebbero un paio di vittorie per rilanciare le ambizioni di tutta la squadra. Basterebbe mettere da parte nervosismo e frustrazione e riprendere ripartendo da zero. Basterebbe saperci assumere ognuno le nostre responsabilità e ripartire dai nostri errori e dalle nostre debolezze.
Nessuno è esente da colpe. Siamo tutti corresponsabili di quanto sta accadendo. Nessuno alla settima giornata era eroe e fenomeno. Nessuno oggi è brocco e responsabile.
Questo significa "squadra", "gruppo", "unione". Non servirebbe a nessuno scaricare le colpe sugli altri e cercare un colpevole o un alibi.
Certo, oggi è più difficile giocare. E' più difficile segnare un gol. E' più difficile mantenere la calma quando vedi che tutto va storto. Ma dobbiamo risorgere con le nostre forze, senza confidare in fattori esterni (fortuna nostra, sfortuna altrui, arbitri, nuovi innesti, ecc....).
Dobbiamo provare a rialzare la testa ma farlo con calma e lucidità. Del resto l'obiettivo rimane quello di salvarci. Siamo una matricola e non possiamo sperare di più. Perchè disperarci allora? Stiamo lottando come era giusto che fosse. Per festeggiare dobbiamo salvarci. E allora, rimbocchiamoci le mani, restiamo uniti e partiamo per la rincorsa dopo il giro di boa. Alziamo la testa e spingiamo a fondo...se vogliamo ce la possiamo fare. E se ci crediamo davvero...ce la faremo!!

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