Adesso siamo quart'ultimi, ma le compagini alle nostre spalle recuperano e siamo ormai tutti li. Chi è avanti, anche se non corre, piano piano tende ad allontanrsi sempre più. E noi sempre li, fermi a quei maledetti 15 punti dal 21 novembre 2009. Quasi due mesi. E' crisi! Una piccola analisi di questo girone d'andata mi fa notare alcune piccole cose. Sicuramente i punti raccolti non rispecchiano nè le aspettative nè le potenzialità della squadra. Valutiamo le note positive e quelle negative. Poi parleremo delle attenuanti.
Le uniche note positive che ad oggi mi sento di riscontrare sono quelle relative ai risultati. Mai nessuna squadra ha manifestato, nè nel gioco, nè nei risultati, una superiorità schiacciante nei riguardi della nostra. Tutte le partite sono state tirate e sofferte e soprattutto aperte a qualsiasi verdetto. Le note negative purtroppo risultano maggiori. Si evidenzia una difficoltà oggettiva di gestire bene la partita, una frustrazione generale difficilmente gestibile nello spogliatoio, un girone d'andata ormai "bruciato" e partite in casa che nel girone di ritorno saranno inferiori rispetto a quelle dell'andata. Un quadro certamente non felice. Parlando di attenuanti possiamo aggrapparci ai tanti infortuni ed alle essenze frequenti derivanti dai plurimi impegni societari. Pensiamo ad esempio che solo dopo poche giornate abbiamo perso ben due portieri: Cervasio e La Cava, il primo per lavoro il secondo per infortunio. Non dimentichiamo l'indisponibilità alternata di Lanzo, Bianco, Minelli, Beldono e Pangallo e quella ordinaria ed ormai definitiva di Zamuner e Marzo. Non dimentichiamo la fuga di Cosma e gli infortuni di Bellantoni, Fortugno e Martino. Perdendo gli uomini e la continuità degli allenamenti si è persa anche la continuità di gioco e risultati. Molti ragazzi dell'under e della juniores hanno dimostrato di essere ancora piuttosto "acerbi" per un campionato di C2 in parte per cause "fisiologiche" legate alle caratteristiche della loro giovane età, in parte alla difficoltà ad unirsi ad un gruppo già collaudato come quello della prima squadra mancando appunto di continuità negli allenamenti.
Ad oggi le soluzioni potrebbero partire proprio da quest'ultimo punto. Inserire a pieno regime i ragazzi di under e juniores in prima squadra al fine di renderli parte integrate della stessa e prime scelte a fronte delle carenze subite durante l'anno. Guardare avanti e rendersi conto come basterebbero un paio di vittorie per rilanciare le ambizioni di tutta la squadra. Basterebbe mettere da parte nervosismo e frustrazione e riprendere ripartendo da zero. Basterebbe saperci assumere ognuno le nostre responsabilità e ripartire dai nostri errori e dalle nostre debolezze.
Nessuno è esente da colpe. Siamo tutti corresponsabili di quanto sta accadendo. Nessuno alla settima giornata era eroe e fenomeno. Nessuno oggi è brocco e responsabile.
Questo significa "squadra", "gruppo", "unione". Non servirebbe a nessuno scaricare le colpe sugli altri e cercare un colpevole o un alibi.
Certo, oggi è più difficile giocare. E' più difficile segnare un gol. E' più difficile mantenere la calma quando vedi che tutto va storto. Ma dobbiamo risorgere con le nostre forze, senza confidare in fattori esterni (fortuna nostra, sfortuna altrui, arbitri, nuovi innesti, ecc....).
Dobbiamo provare a rialzare la testa ma farlo con calma e lucidità. Del resto l'obiettivo rimane quello di salvarci. Siamo una matricola e non possiamo sperare di più. Perchè disperarci allora? Stiamo lottando come era giusto che fosse. Per festeggiare dobbiamo salvarci. E allora, rimbocchiamoci le mani, restiamo uniti e partiamo per la rincorsa dopo il giro di boa. Alziamo la testa e spingiamo a fondo...se vogliamo ce la possiamo fare. E se ci crediamo davvero...ce la faremo!!
Le uniche note positive che ad oggi mi sento di riscontrare sono quelle relative ai risultati. Mai nessuna squadra ha manifestato, nè nel gioco, nè nei risultati, una superiorità schiacciante nei riguardi della nostra. Tutte le partite sono state tirate e sofferte e soprattutto aperte a qualsiasi verdetto. Le note negative purtroppo risultano maggiori. Si evidenzia una difficoltà oggettiva di gestire bene la partita, una frustrazione generale difficilmente gestibile nello spogliatoio, un girone d'andata ormai "bruciato" e partite in casa che nel girone di ritorno saranno inferiori rispetto a quelle dell'andata. Un quadro certamente non felice. Parlando di attenuanti possiamo aggrapparci ai tanti infortuni ed alle essenze frequenti derivanti dai plurimi impegni societari. Pensiamo ad esempio che solo dopo poche giornate abbiamo perso ben due portieri: Cervasio e La Cava, il primo per lavoro il secondo per infortunio. Non dimentichiamo l'indisponibilità alternata di Lanzo, Bianco, Minelli, Beldono e Pangallo e quella ordinaria ed ormai definitiva di Zamuner e Marzo. Non dimentichiamo la fuga di Cosma e gli infortuni di Bellantoni, Fortugno e Martino. Perdendo gli uomini e la continuità degli allenamenti si è persa anche la continuità di gioco e risultati. Molti ragazzi dell'under e della juniores hanno dimostrato di essere ancora piuttosto "acerbi" per un campionato di C2 in parte per cause "fisiologiche" legate alle caratteristiche della loro giovane età, in parte alla difficoltà ad unirsi ad un gruppo già collaudato come quello della prima squadra mancando appunto di continuità negli allenamenti.
Ad oggi le soluzioni potrebbero partire proprio da quest'ultimo punto. Inserire a pieno regime i ragazzi di under e juniores in prima squadra al fine di renderli parte integrate della stessa e prime scelte a fronte delle carenze subite durante l'anno. Guardare avanti e rendersi conto come basterebbero un paio di vittorie per rilanciare le ambizioni di tutta la squadra. Basterebbe mettere da parte nervosismo e frustrazione e riprendere ripartendo da zero. Basterebbe saperci assumere ognuno le nostre responsabilità e ripartire dai nostri errori e dalle nostre debolezze.
Nessuno è esente da colpe. Siamo tutti corresponsabili di quanto sta accadendo. Nessuno alla settima giornata era eroe e fenomeno. Nessuno oggi è brocco e responsabile.
Questo significa "squadra", "gruppo", "unione". Non servirebbe a nessuno scaricare le colpe sugli altri e cercare un colpevole o un alibi.
Certo, oggi è più difficile giocare. E' più difficile segnare un gol. E' più difficile mantenere la calma quando vedi che tutto va storto. Ma dobbiamo risorgere con le nostre forze, senza confidare in fattori esterni (fortuna nostra, sfortuna altrui, arbitri, nuovi innesti, ecc....).
Dobbiamo provare a rialzare la testa ma farlo con calma e lucidità. Del resto l'obiettivo rimane quello di salvarci. Siamo una matricola e non possiamo sperare di più. Perchè disperarci allora? Stiamo lottando come era giusto che fosse. Per festeggiare dobbiamo salvarci. E allora, rimbocchiamoci le mani, restiamo uniti e partiamo per la rincorsa dopo il giro di boa. Alziamo la testa e spingiamo a fondo...se vogliamo ce la possiamo fare. E se ci crediamo davvero...ce la faremo!!